RADICALI CAMBIAMENTI NEI BONUS EDILIZI: ECCO COSA CAMBIA PER LA TUA CASA


    #PRIVATO #IMPRESA EDILE    

Perché ti interessa? Potresti aver programmato un lavoro nella tua casa e scoprire che il bonus sarà inferiore. Se sei un’impresa, questa novità potrebbe avere un effetto negativo.

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Il recente cambiamento riguardo ai bonus edilizi ha introdotto una serie di restrizioni significative. Le agevolazioni fiscali per le caldaie a condensazione e le spese per aree verdi spariscono, mentre le detrazioni al 50% sono ora riservate esclusivamente alle abitazioni principali: alle seconde case spetta il bonus ordinario del 36%. 
La situazione richiede attenzione, poiché i cambiamenti in atto potrebbero influenzare molti lavori programmati e anche le imprese del settore potrebbero sentire il contraccolpo.
 

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia la detrazione per le spese sostenute nel 2025 passa al 50% per l’abitazione principale e al 36% per le altre abitazioni con un limite di spesa di 96mila euro. Stesso discroso anche per l’ecobonus e il sismabonus, la detrazione per le spese sostenute nel 2025 passa al 50% per l’abitazione principale e al 36% per tutti gli altri immobili. Il tetto di spesa è di 96mila euro (senza nessuna distinzione tra abitazione principale e abitazione non principale). La detrazione del Superbonus resta al 65% per il 2025 solo per chi - entro il 15 ottobre 2024 - ha presentato la Cilas e, in caso di lavori condominiali, adottato anche la delibera di approvazione dei lavori agevolati, oppure ha presentato istanza del titolo abilitativo, in caso di demolizione e ricostruzione. Sempre per il Superbonus, viene prevista la possibilità di optare per la ripartizione in 10 anni (anziché in 5) della detrazione spettante relativamente alle spese sostenute nel 2023 (quindi, con aliquota previgente del 110% o del 90%), presentando un’istanza irrevocabile entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2024 (da presentare nel 2025). Confermato il bonus barriere al 75% per tutte le spese sostenute nel 2025. Resta anche il bonus mobili/elettrodomestici al 50% con tetto massimo di 5mila euro. Esclusi da ecobonus e riqualificazione edilizia gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.


Caldaie a metano.
Le caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili non sono più agevolabili. Tuttavia, restano agevolabili i sistemi ibridi che includono una pompa di calore e una caldaia, gestiti da una centralina unica. Questi dispositivi entrano nel nuovo ecobonus ridotto: 50% per le abitazioni principali e 36% per le altre.


Cappotti termici
In destino simile attende nel 2025 anche i cappotti termici, spesso realizzati su condomini. Dal prossimo anno si scende al 50% o al 36% a seconda che si intervenga su un’abitazione principale o su una seconda casa.
 

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