Professionista & Forfettario: valgono le nuove regole sui rimborsi delle trasferte? …Ni


#PROFESSIONISTI FORFETTARI 

✅ Cosa prevede la nuova normativa (D.Lgs. 192/2024)
Dal 2025, per i professionisti in regime ordinario o semplificato, i rimborsi ricevuti dal cliente per spese sostenute nell’ambito dell’incarico (come trasferte, vitto, alloggio, taxi ecc.) non concorrono più a formare reddito, a patto che:
  • siano elencati in modo analitico in fattura (uno per uno),
  • siano giustificati da documenti intestati al professionista,
  • siano pagati con mezzi tracciabili (bancomat, carta di credito, bonifico, ecc.).
In altre parole, se la spesa è documentata e tracciabile, il rimborso ricevuto non è tassato né soggetto a contributi previdenziali: è completamente neutro, sia ai fini fiscali che previdenziali. Una semplificazione importante, che rende più equo il trattamento dei rimborsi.

⚠️ Ma vale anche per i forfettari?
Il dubbio non è di poco conto, in altre parole ci stiamo chiedendo: i rimborsi per le trasferte concorrono a superare il limite degli 85.000 euro?
La riforma ha modificato solo l’articolo 54 del TUIR, relativo ai redditi da lavoro autonomo in regime ordinario.
La legge istitutiva del regime forfettario (Legge 190/2014), invece, non è stata toccata.
Sebbene , molti autorevoli commentatori ritengono che la nuova disciplina possa essere applicata anche ai forfettari, manca un chiarimento ufficiale da parte dell’Agenzia delle Entrate, e finché non arriverà una circolare interpretativa, il rischio di errore è concreto.

📌 Cosa fare nel frattempo?
Siamo solo all’inizio dell’anno e – per molti – il limite degli 85.000 euro è ancora lontano. Ma proprio per questo è il momento giusto per organizzarsi e adottare un approccio prudente.
✔️ Se intendete riaddebitare spese al cliente, sostenete le spese solo con mezzi di pagamento tracciabili.
✔️ Assicuratevi di inserire ogni spesa in modo analitico nella fattura.
✔️ Monitorate periodicamente il vostro fatturato: potrebbe rischiare di superare la soglia di 85.000 euro per pochi euro e precludervi la possibilità di mantenere il regime al 15% di imposta anche per gli anni futuri.
Meglio essere cauti che trovarsi fuori dal regime agevolato per un errore evitabile.

✍️ In conclusione
La nuova disciplina sui rimborsi analitici rappresenta una svolta importante, che favorisce trasparenza e semplificazione.
Ma finché non arriveranno chiarimenti ufficiali, chi opera in regime forfettario deve muoversi con attenzione.
Una circolare dell’Agenzia delle Entrate è attesa a breve.
Nel frattempo, la regola d’oro resta la stessa:
💡 Pagate in modo tracciabile, documentate tutto e siate analitici in fattura.



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Il presente articolo ha lo scopo di spiegare in termini semplici materie complesse e divulgare informazioni che possono essere vantaggiose per gli imprenditori. Consultare sempre il proprio commercialista per gli opportuni approfondimenti.


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