L’articolo 5 del D.Lgs. n. 192/2024 ha modificato l’articolo 54 del TUIR, introducendo nuove regole per la gestione delle spese di trasferta dei professionisti.
๐ Quali sono le principali novità?
A partire dal 2025, le spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto sostenute dal professionista nell’esercizio di un incarico e riaddebitate analiticamente al committente non concorreranno più a formare il reddito del professionista. Inoltre, la Legge di Bilancio 2025 introduce nuovi obblighi di tracciabilità per la deducibilità di queste spese.
Per comprendere l’impatto delle nuove regole, ecco un confronto tra il regime fiscale delle spese di trasferta fino al 2024 e le modifiche introdotte dal 2025.
๐น Le spese anticipate dal professionista e riaddebitate in modo indistinto al committente erano considerate compenso, quindi tassabili e rilevanti anche ai fini della Cassa di Previdenza.
๐น Le spese di vitto e alloggio erano deducibili al 75%, con un ulteriore limite del 2% dei compensi incassati (1% in caso di spese di rappresentanza).
๐น L’IVA sulle spese anticipate era detraibile, mentre l’IVA sul riaddebito era considerata operazione imponibile.
๐น Se le spese sono sostenute dal professionista e riaddebitate analiticamente al committente, non concorreranno più al reddito, quindi non saranno considerate compenso né imponibili ai fini previdenziali.
๐น Le spese di trasferta direttamente sostenute dal cliente finale (es. il committente paga direttamente l'albrego) rimangono fiscalmente irrilevanti per il professionista.
๐น L’IVA a credito sulle spese sostenute dal professionista rimane detraibile, mentre l’IVA a debito sul riaddebito resta imponibile.
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๐ Attenzione alla tracciabilità!
Dal 2025, per essere deducibili, le spese di vitto, alloggio e trasporto pubblico non di linea dovranno essere pagate con strumenti tracciabili (bonifico, carta di credito/debito, assegno). Questo vale sia se il pagamento è effettuato dal professionista, sia se è sostenuto direttamente dal committente.
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Professionisti: assicurarsi che tutte le spese sostenute e riaddebitate siano documentate analiticamente e pagate con metodi tracciabili.
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Committenti: verificare che i rimborsi ricevuti dai professionisti rispettino le nuove normative fiscali.
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Attenzione ai dettagli: è consigliabile indicare in fattura il metodo di pagamento utilizzato per evitare problemi di deducibilità.
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Quando entrano in vigore queste novità?
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2025 per tutte le spese sostenute e riaddebitate dal professionista nell’ambito dell’incarico ricevuto.
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