Best of 2024!


  #IMPRESE #PROFESSIONISTI #PRIVATI


Perché devi saperlo? Sono disposizioni ancora valide nel 2025 che possono determinare la tua strategia di sviluppo aziendale.


Per non perderti nessuno dei nostri post iscriviti al canale whatsapp cliccando qui 

La top ten delle novità fiscali introdotte l’anno appena trascorso (se te le sei perse)

Al numero 10:  La nuova Irpef.
Piccolo risparmio per i redditi bassi, ma tutto quello che guadagni oltre i 50mila euro, resta tassato al 43%. Se sei in questa situazione potresti pensare di modificare l’assetto societario.
La riforma fiscale ha ridotto gli scaglioni dell’Irpef da quattro a tre, mantenendo inalterate le aliquote al 23%, 35% e 43%.
  • Redditi fino a 28.000: 23%
  • Da 28.000 a 50.000: 35%
  • Oltre 50.000: 43%
n. 9:       Bonus investimenti in beni strumentali "Industria 4.0"
Bonus introdotti in epoca covid, piano piano hanno ridotto il loro impatto. Resta il fatto che su un investimento di 100 mila euro, hai un credito di imposta di 20mila.
Dal 2024, il credito d’imposta si applica solo ai beni “Industria 4.0” (quindi particolari beni tecnologici interconnessi ai sistemi informatici aziendali). Il credito di imposta è fruibile in 3 quote annuali.

n. 8:       Credito d’imposta per la Transizione 5.0
Finora un flop: nonostante il beneficio ipotetico va dal 35% al 45% dell’investimento, è troppo complicato per sostituire i bonus 4.0
Nuovo incentivo per le imprese che investono in tecnologie green e riduzione dei consumi energetici, con aliquote agevolate applicabili agli investimenti effettuati nel 2024 e 2025. Si tratta sempre di beni strumentali nuovi, interconnessi ai sistemi informatici aziendali (come per i bonus investimenti 4.0). L’ulteriore requisito è che devono ridurre in consumi energetici della struttura produttiva del 3% o del processo interessato del 5%.

n. 7:       Tassazione delle plusvalenze su immobili ristrutturati con Superbonus
Si cerca di penalizzare, tardivamente,  di chi ha usufruito del bonus 110%, facendogli pagare una imposta in caso di vendita: giusto o sbagliato giudicate voi, resta il fatto che si cambiano sempre le regole nel corso della partita e questo non è mai giusto.
Le plusvalenze generate dalla vendita di immobili su cui è stato utilizzato il Superbonus, anche in veste di condòmino) diventano imponibili se la vendita avviene entro 10 anni dalla conclusione dei lavori. Restano escluse dalla tassazione gli immobili ricevuti in eredità o quelli dove, per la maggior parte del periodo decennale, è stata stabilita l’abitazione principale.

n. 6:       Novità  per le locazioni brevi
In pratica, l’occhio del fisco si rivolge a questo settore, disciplinandolo e inquadrandolo, attenzione multe salatissime
Per chi possiede più di un immobile locato, l’aliquota della cedolare secca passa dal 21% al 26% a partire dal secondo immobile locato. E’ inoltre stato introdotto l’obbligo di esporre il CIN per gli immobili destinati a locazioni brevi e turistiche: un numero identificativo dell’immobile che ne certifica la registrazione nel portale Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR) del Ministero del Turismo. Attenzione anche agli obblighi di dotazione minima degli alloggi.

n. 5:       Nuovi limiti per i fringe benefit
Fringe benefit: compensi in natura, beni o servizi, diversi dalla retribuzione. Siccome sono esenti da tassazione per un limite abbastanza ampio, possono essere una giusta strategia per fidelizzare i nostri collaboratori.
Il limite di non imponibilità per i fringe benefit, ordinariamente pari a 258,23 euro, è aumentato a 1.000 €, e fino a 2.000 € per lavoratori con figli a carico. Oggetto di fringe benefit, oltre a beni e servizi ceduti ai lavoratori, possono comprendere anche i rimborsi delle utenze domestiche o spese relative alla prima casa, per affitto o interessi di mutuo.

n. 4:       Superdeduzione per i nuovi assunti
Piccolo aiuto anche per le imprese che assumono, da considerare se stai programmando nuove assunzioni.
Le imprese che aumentano il personale a tempo indeterminato nel 2024 possono beneficiare di una deduzione fiscale maggiorata del 20%, calcolata sull’incremento occupazionale rispetto al 2023. La condizione necessaria è che il numero di dipendenti a tempo indeterminato al 31/12/24 risulti superiore al numero di dipendenti  a tempo indeterminato in media occupati nel 2023.

n. 3:       La patente a punti per chi lavora nei cantieri edili
Se operi nel mondo dell’edilizia non puoi essere sfuggito a questo nuovo adempimento.
Dal 1° ottobre 2024, imprese e lavoratori autonomi che operano “fisicamente” nei cantieri devono possedere la "patente a punti", obbligatoria per garantire la sicurezza nei lavori edili e di ingegneria civile. L'autocertificazione era valida fino al 31 ottobre 2024. Sono esclusi dall’obbligo i soggetti che effettuano soltanto forniture di beni, prestazioni di natura intellettuale (Es. architetti, geometri, ecc.) e le imprese in possesso di Soa in classifica pari o speriore alla III.

n. 2:       Sanatoria collegata al concordato preventivo biennale
In poche parole è un “condono tombale” per le annate 2018-2022 che ti mette al riparo da molti accertamenti fiscali. Dovevi però aver aderito al concordato preventivo biennale.
Per i soggetti che aderiscono al concordato biennale, è possibile definire le annualità 2018-2022 tramite un’imposta sostitutiva, evitando accertamenti per i periodi sanati. L’importo da pagare, dipende dal voto Isa conseguito in ciascun periodo di imposta. L’importo minimo è 1000 euro.

The winner is….

n. 1:       Concordato preventivo biennale
Nonostante, l’adesione al concordato preventivo, sia stata largamente inferiore alle aspettative, vince il premio “novità fiscale dell’anno” per il cambio di mentalità che induce nel rapporto tra imprenditori e fisco. Non più una dichiarazione dei redditi a consuntivo ma un accordo basato sulle prospettive future. Risulta una mossa vincente per quegli imprenditori che maggiormente riescono a pianificare e prevedere l’andamento del proprio business.
Il Concordato Preventivo Biennale è un sistema che consente ai contribuenti di definire in anticipo il reddito imponibile per i due anni successivi, con vantaggi fiscali in caso di eccedenza di reddito rispetto al concordato.
E’ una misura “a regime” cioè verrà riproposta ogni anno per il biennio successivo.
 

Seguimi