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π Ci risiamo! Torna una delle truffe più longeve e diffuse: email fraudolente che simulano notifiche di atti amministrativi o raccomandate provenienti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Questa campagna di phishing è stata già segnalata diverse volte nel corso dell’ultimo anno (23 febbraio, 21 marzo, 19 giugno, 27 novembre 2024), ma continua a circolare con nuove varianti sempre più insidiose.
Ecco due esempi per capire di cosa parliamo:
π© Come riconoscere le email truffa?
Ecco alcune caratteristiche tipiche di questi messaggi fraudolenti:
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Mittente falso: “AgenziaEntrateRiscossione” con dominio “@agenziaentrate.it” (contraffatto).
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Oggetto sospetto: “Avviso raccomandata #ARXXXXXXXAR” (numero variabile).
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Link fraudolento: invita a consultare un presunto atto amministrativo.
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Errore nei dettagli: il campo “Oggetto” viene indicato come “Soggetto”.
π Ma il phishing non si ferma qui!
Secondo il Financial Threat Report di Kaspersky, il phishing finanziario ha rappresentato il 27,3% degli attacchi agli utenti aziendali e il 30,7% ai privati. Le principali esche utilizzate dai cybercriminali sono i brand di e-commerce e servizi digitali:
β οΈ Non solo phishing: attenzione anche a smishing e vishing!
πΉ Smishing (SMS + phishing) – Truffe via SMS che sembrano provenire da banche o servizi ufficiali.
πΉ Vishing (Voice + phishing) – Chiamate telefoniche in cui i truffatori si fingono operatori bancari per ottenere informazioni sensibili.
π Come proteggersi dalle truffe online?
π« Non cliccare su link o allegati sospetti ricevuti via email o SMS.
ποΈ Cestina immediatamente il messaggio.
π Verifica sempre la fonte ufficiale, consultando la pagina “Focus sul phishing” sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
π Se ricevi una chiamata sospetta, contatta direttamente la tua banca o l’ente ufficiale.
π¦ Attenzione ai rimborsi!
Recentemente la Banca d’Italia ha segnalato che alcune banche rifiutano ingiustamente di rimborsare i clienti truffati. Se sei vittima di una frode:
π Blocca subito la carta o il conto contattando la banca.
π Denuncia l’accaduto alle forze dell’ordine.
π Raccogli prove (screenshot, email, SMS) per contestare eventuali addebiti.
π’ La prudenza è la tua prima difesa! Condividi queste informazioni per proteggere amici e colleghi dai pericoli del web. π¨ππ‘