Affitti turistici: tutte le novità in arrivo nel 2025


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Perché ti interessa? Se affitti il tuo appartamento per fini turistici, ci sono importanti novità che non puoi ignorare. Dal 2025, esporre il CIN (Codice Identificativo Nazionale) diventa obbligatorio, con il rischio di sanzioni pesantissime per chi non si adegua. Anche Airbnb ha annunciato che eliminerà gli annunci privi di questo codice.
Inoltre, il Ministero dell’Interno ha ribadito l’obbligo di registrare tutti gli ospiti sul portale “Alloggiatiweb” della Polizia, vietando completamente il check-in da remoto. Sei sicuro di essere in regola? Scopri tutti i dettagli e come evitare problemi!

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La Legge di Bilancio 2025 introduce cambiamenti significativi per il settore degli affitti brevi e delle locazioni turistiche. Tra le principali novità: l’obbligo di utilizzare il Codice Identificativo Nazionale (CIN) e lo stop ai check-in da remoto. Ecco tutto quello che devi sapere per rimanere in regola.

Il CIN diventa obbligatorio
Dal 1° gennaio 2025, chi affitta un immobile per periodi inferiori a 30 giorni sarà obbligato a:
  • Ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) tramite la Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR) del Ministero del Turismo.
  • Inserire il CIN nelle dichiarazioni dei redditi (Modello 730 o Redditi) e nella Certificazione Unica.

Questa misura mira a:
  • Garantire maggiore trasparenza nel settore.
  • Facilitare i controlli fiscali e prevenire l’evasione.
  • Proteggere i consumatori da offerte fraudolente.

Airbnb e i portali online: anche le piattaforme saranno obbligate a richiedere il CIN. Airbnb, ad esempio, ha già annunciato che rimuoverà gli annunci privi di questo codice.

Controlli fiscali più rigorosi
Con il CIN, il Governo punta a ridurre il sommerso nel settore turistico, come avvenuto con la cedolare secca. Si stima che l’introduzione di questa misura consentirà di recuperare circa 88 milioni di euro all’anno.
Le informazioni fornite tramite il CIN saranno condivise in tempo reale con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, garantendo controlli più rapidi ed efficaci.

Stop ai check-in da remoto
Un’altra importante novità riguarda il divieto di:
  • Check-in online e da remoto.
  • Utilizzo di keybox e altri sistemi di accesso automatizzati.

Dal 1° gennaio 2025, l’identificazione degli ospiti dovrà avvenire esclusivamente in presenza, secondo quanto stabilito dal Ministero dell’Interno.

Perché questo cambiamento?
  • Rafforzare la sicurezza pubblica, in vista anche di eventi come il Giubileo 2025.
  • Prevenire rischi legati all’alloggiamento di persone non identificate, come richiesto dal Testo Unico di Pubblica Sicurezza (TULPS).

Cosa cambia per i locatori e le piattaforme?
Obblighi per i locatori:
  • Identificare gli ospiti di persona e registrare i dati sul portale Alloggiati Web.
  • Esporre il CIN secondo criteri specifici (es. targhe in ottone a Firenze).

Intermediari e piattaforme:
Collaborare con il Ministero del Turismo per assicurare che tutti gli annunci siano conformi alle nuove regole.

Casi specifici: Home Exchange
Anche gli scambi di abitazioni (es. tramite piattaforme come Home Exchange) saranno soggetti agli stessi obblighi di registrazione e identificazione. Questo per evitare che dati falsi possano aggirare i controlli e mettere a rischio la sicurezza pubblica.

Conclusione
Le nuove norme su affitti brevi e locazioni turistiche rappresentano un passo avanti verso un mercato più trasparente e sicuro, ma richiedono un adeguamento rapido da parte di proprietari, piattaforme e intermediari.

๐Ÿ“Œ Proprietari e locatori: richiedete subito il CIN e informatevi sui nuovi obblighi.
๐Ÿ“Œ Intermediari: preparatevi a implementare le nuove procedure per garantire conformità e supporto ai vostri clienti.

 


Rielaborazione da: Consulente Immobiliare|18 dicembre 2024|n. 1196|di Giuseppe Donato Nuzzo - Avvocato


 

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