SIMEST: finanziamenti alle imprese per l'internazionalizzazione
SACE-SIMEST, un mondo diverso.
SACE-SIMEST rappresenta uno strumento potente, il più potente, nelle mani dello Stato per aiutare le imprese finanziando i loro processi di sviluppo (vedi, tra gli altri, il mio Articolo SACE-SIMEST: un punto di riferimento per le PMI).
Con SACE-SIMEST non ci si muove in mezzo alla burocrazia delle banche, ai ricatti del tipo “sottoscrivi obbligazioni/azioni della nostra banca così sarà più facile per noi erogare il finanziamento che chiedi”, “metti una firma di avallo personale anche se la legge non la richiede”, “passa la settimana prossima che saremo pronti a erogare”, salvo poi disattendere totalmente la promessa, facendo passare mesi e mesi infischiandosene del fatto che se hai richiesto un finanziamento è perché ti serve in quel momento e non quando la Banca avrà voglia di concedertelo.
Per non parlare dei documenti chiesti e richiesti, quelli mancanti all’ultimo momento, le coperture assicurative ridondanti, che la banca spesso ti costringe a sottoscrivere con proprie compagnie accreditate, rifiutando di accettare un banale vincolo in loro favore da parte della tua compagnia di fiducia, che potrebbe operare a costi inferiori, fino ad arrivare all’eccesso di obbligarti ad acquistare un televisore, un impianto stereo, una macchina da caffè, perché le Banche sono dei Bazar dove si vende di tutto, ma non si fa la sola cosa importante: finanziare e, in particolare, finanziare le imprese.
In cosa SACE-SIMEST è diversa?
Sono istituti, uniti tra di loro, che da sempre operano nel mondo delle imprese, gestendo il pubblico risparmio con la dovuta prudenza, ma con la necessaria snellezza burocratica e velocità di decisione/erogazione.
I servizi offerti da SACE-SIMEST sono pensati e offerti da chi, da sempre, opera con le imprese conoscendone le caratteristiche di funzionamento, avendo un rapporto diretto con gli imprenditori, riducendo al massimo i rallentamenti burocratici e offrendo soluzioni diverse e innovative.
E’ il caso dei finanziamenti agevolati di cui parliamo ora?
Certamente.
In questo caso i soggetti destinatari del nuovo strumento sono le imprese (di qualsiasi dimensione) che vogliono crescere sui mercati esteri e che potranno fruire dei finanziamenti agevolati erogati da SIMEST:
fino al 31 dicembre 2020;
senza necessità di garanzie;
con la possibilità, inoltre di chiedere fino al 40% di contributi a fondo perduto, questi ultimi nel limite massimo di 100.000 euro.
Basta allora porre attenzione sul fatto che i finanziamenti
non richiedono alcuna garanzia;
il 40% del finanziamento erogato (nel limite di 100.000,00 euro) può essere a fondo perduto;
per comprendere la distanza abissale tra la finanza ordinaria come proposta dalle banche e quella speciale offerta da enti come SACE-SIMEST.
Quali sono i progetti oggetto di agevolazione?
In generale si tratta di progetti che puntano alla:
● internazionalizzazione in Paesi extra europei;
● dal 6 agosto tale possibilità si estende anche ai Paesi europei.
In questo modo SIMEST ha messo a disposizione un importante strumento per stimolare e supportare le imprese italiane all’internazionalizzazione, siano esse PMI o grandi imprese.
Quali sono le procedure per presentare i progetti e accedere alla richiesta di finanziamento?
Per usufruire concretamente delle opportunità messe a disposizione da SIMEST, le imprese dovranno seguire una procedura prestabilita:
● presentazione delle domande solo online tramite il sito SIMEST
● raccolta preventiva di una serie di informazioni necessarie all’accoglimento della pratica.
Una volta entrati nel sito (vedi collegamento di cui sopra), per poter accedere all’area riservata l’impresa dovrà:
registrarsi inserendo i principali dati anagrafici, quali nome e cognome, codice fiscale aziendale, ragione sociale e telefono, nonché l’indirizzo mail e la password per l’accesso.
Modalità di attivazione delle domande
L’attivazione con la preventiva presentazione del progetto è lineare e chiara.
La procedura per la presentazione di un progetto si suddivide in 5 fasi:
1. descrizione dell’azienda e delle esigenze di finanziamento;
2. richiesta di valutazione preliminare, non vincolante, delle condizioni del finanziamento;
3. definizione del profilo aziendale che consiste nell’inserimento dei principali dati dell’impresa;
4. finalizzazione della richiesta con il rilascio delle dichiarazioni e la firma della domanda;
5. A quel punto l’impresa deve attendere la conclusione del processo istruttorio e, nel caso, l’erogazione del finanziamento ottenuto.
Come avviene la presentazione del progetto?
Accedendo alla specifica sezione per il finanziamento, le imprese devono inserire le prime informazioni:
● il paese di destinazione target del progetto proposto; N.B. E’ possibile selezionare dal menu a tendina, che si apre sul sito, i paesi extra europei. Dal 6 agosto 2020 tale possibilità si espande anche ai paesi europei.
● il settore di attività del progetto presentato;
● la descrizione del progetto che dovrà essere coerente con il settore di attività, registrato in camera di commercio.
Se il progetto riguarda la partecipazione a fiere dovrà essere inserito il nome della fiera o evento a cui l’impresa decide di partecipare.
Nel sito alcune fiere sono già presenti e possono essere selezionate. In alternativa per l’impresa sarà possibile selezionare “data da definire”.
● l’investimento necessario per il progetto;
● indicare se intende usufruire della possibilità di non fornire garanzie per il finanziamento richiesto;
● precisare se l’impresa desidera o meno usufruire della quota pari al 40% del finanziamento a fondo perduto;
● descrizione dettagliata del progetto.
Il sistema risponde a questo punto generando una valutazione preliminare che permetterà all’impresa di conoscere:
● l’importo massimo concedibile;
● l’ammontare di garanzia richiesta (in presenza della disponibilità a rilasciarne).
A questo punto l’impresa potrà proseguire con l’inserimento dei dati senza dover attendere la conclusione del processo di valutazione.
La valutazione preliminare, semplificata rispetto a quella definitiva, ha lo scopo di fornire una stima del possibile esito della richiesta di finanziamento e non tiene conto di ulteriori elementi di valutazione.
La compilazione della domanda continua con:
● l’inserimento delle coordinate bancarie sulle quali ricevere l’erogazione;
● l’inserimento di una presentazione dell’impresa che riguarda prodotti, servizi e marchi;
● l’indicazione di colui che si occuperà di seguire la domanda e la precisazione se quest’ultimo è interno all’ azienda.
Ulteriori informazioni sono richieste dal sistema per quanto riguarda i dati del rappresentante legale, i dati concernenti la compagine societaria per la definizione della dimensione aziendale e di eventuali imprese collegate o associate
Un passaggio di estrema importanza
Alla fine della domanda l’impresa dovrà compilare la sezione dedicata alle “dichiarazioni”, passaggio estremamente importante nonostante sia stato lasciato al termine di tutto il processo di richiesta.
L’impresa dovrà dichiarare:
di aver adottato, nell'ambito della propria struttura aziendale, le cautele necessarie al fine della prevenzione dei reati presupposto della responsabilità di cui al D. Lgs. 231/01 (Normativa antiriciclaggio);
se sussistono:
o procedimenti pendenti;
o condanne passate in giudicato;
o misure cautelari e sanzioni interdittive.
Il rappresentante legale dovrà anche dichiarare:
● di possedere i poteri di firma necessari per la sottoscrizione del contratto di finanziamento e tutti gli atti connessi.
L’impresa dovrà dichiarare:
● di essere a conoscenza del Regolamento UE relativo agli aiuti "de minimis";
● di essere a conoscenza del concetto di "impresa unica".
A questo proposito, nell’ambito del regolamento che disciplina gli “Aiuti di Stato” (Regolamento de-minimis) per “impresa unica” si intende l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti:
un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto in un’altra impresa;
un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;
un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima, oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima;
un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.
● di non rientrare fra coloro che hanno ricevuto aiuti di Stato dichiarati incompatibili con le decisioni della Commissione Europea;
● di aver preso visione dell'informativa fornita ai sensi della normativa sulla privacy.
Quali sono i progetti presentabili?
Le spese ammissibili sono molteplici e differenziate a seconda della tipologia di finanziamento alla quale l’impresa desidera accedere.
Tra queste rientrano:
● attività di patrimonializzazione;
● partecipazione a fiere, mostre e missioni di sistema;
● inserimento sui mercati internazionali;
● attivazione di un temporary export manager;
● sviluppo di e-commerce;
● realizzazione di studi di fattibilità;
● programmi di assistenza tecnica.
Inoltre, presto sarà possibile presentare domande anche per progetti all’interno dell’Unione Europea e saranno operative importanti novità che renderanno i finanziamenti agevolati SIMEST ancora più vantaggiosi per le imprese italiane, ampliandone la portata e allargando la platea delle imprese che possono accedervi.
Opportunità da cogliere
Come risulta evidente il programma di finanziamenti messo a punto da SIMEST appare di estremo interesse e alla portata di tutti, fosse anche solo per il finanziamento alla partecipazione di fiere all’ estero.
Ma non solo, se parliamo di patrimonializzazione intendiamo il rafforzamento necessario a una proiezione all’estero piccola o grande che sia.
Se parliamo di realizzazione di Studi di fattibilità ci si riferisce ai costi da sostenere solo per valutare l’interesse e la convenienza reale ad una apertura verso i mercati esteri, che può essere di natura non solamente commerciale, ma anche produttiva, ovvero di delocalizzazione totale o parziale del comparto produttivo aziendale.
Senza contare il finanziamento offerto per l’inserimento nei mercati esteri attraverso lo sviluppo di una rete commerciale, o di assistenza tecnica, o distributiva.
Una opportunità notevolissima che non va assolutamente sprecata.
Desideri fare LA MOSSA GIUSTA nella tua attività?
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