Regione Veneto: dal 1° febbraio 1 milione 480.000 €. per MPMI


Oltre 1 milione e mezzo di € per MPMI a prevalenza femminile

Finalmente è arrivata una agevolazione importante da non lasciarsi scappare.
Il Bando ha una dotazione finanziaria pari a euro 1.480.000,00.
La Regione Veneto ha varato un bando estremamente interessante perché rivolto a una platea vastissima di imprese che abbiano una unità operativa in Veneto.
Quello che conta è quindi l’insediamento produttivo e non la sede legale che può essere ovunque.
 

C’è una condizione di accesso tassativa?

Il beneficiario non può che essere un’impresa individuale, nella titolarità di una donna residente in Veneto da almeno due anni, oppure una società nella quale le donne, residenti in Veneto da almeno due anni, detengano almeno il 51% del Capitale Sociale e rappresentino almeno i due terzi dell’Organo Amministrativo.
 
Per esempio, saranno ammesse al beneficio:
  • SRL Unipersonali nelle quali sia donna, residente in Veneto da almeno due anni, l’unico socio e il cui Organo Amministrativo sia rappresentato da un Amministratore Unico donna, ovvero un Consiglio di Amministrazione dove le donne siano i due terzi del totale calcolato “per teste”
  • SRL pluripersonali dove le donne detengano il 51% del Capitale Sociale e il cui Organo Amministrativo sia rappresentato da un Amministratore Unico donna, ovvero un Consiglio di Amministrazione dove le donne siano i due terzi del totale calcolato “per teste”.
 

A chi si rivolge il Bando?

Il bando si rivolge alle MPMI a prevalente partecipazione femminile operanti nei settori:
  • dell’artigianato
  • dell’Industria
  • del commercio
  • dei servizi
così individuate:
  • imprese individuali di cui sono titolari donne residenti nel Veneto da almeno due anni
  • società, anche di tipo cooperativo, i cui soci e organi di amministrazione siano costituiti per almeno due terzi da donne residenti nel Veneto da almeno due anni e nelle quali il capitale sociale sia per almeno il 51% di proprietà di donne.
 
In quale momento devono essere posseduti tali requisiti?
Tali requisiti devono sussistere:
  1. al momento della costituzione dell'impresa, se si tratta di nuova impresa
  2. da almeno sei mesi prima della data del 02 Marzo 2021, se si tratta di impresa già esistente
  3. permanere dopo la presentazione della domanda sino al termine di tre anni successivi alla data del decreto di erogazione del contributo.
 

Quali requisiti devono essere presenti al momento della presentazione della domanda?

L’impresa, al momento della presentazione della domanda, deve possedere i seguenti requisiti:
  1. essere regolarmente iscritta al Registro delle Imprese (anche con dicitura INATTIVA) istituito presso la CCIAA competente per territorio, alla data del 20 Febbraio 2021.
Se iscritte come “INATTIVE”, queste ultime dovranno risultare iscritte come “ATTIVE” al Registro delle Imprese territorialmente competente entro il termine perentorio del 15 Dicembre 2021
b.         esercitare un’attività economica classificata con codice ISTAT ATECO 2007 primario e/o secondario nei settori indicati nell’Allegato B del Bando, ovvero PMI operanti nei seguenti settori:
-           E38, G, H52.29, H53.20, I56, J59, J60.10, J60.20, J62, K66, L68, M69, M70, M71, M73, M74.20, M74.30, N77, N78, N79, N80, N81, N82, P85, R90.02, R92, R93, S95, S96
-           I.55.20.5, J63.91, Q87, Q88, R90.03, R91
-           C, D, E, F, H, J, M72, A01.61
-           PMI artigiane in tutti i settori
-           PMI che gestiscono direttamente strutture turistiche.
 
Al fine di verificare l’appartenenza dell’impresa richiedente a uno dei codici ISTAT ATECO 2007 ammissibili, si farà riferimento esclusivamente al codice dell’unità operativa (sede legale o unità locale) in cui si realizza l’intervento, rilevato dalla visura camerale, che deve essere ubicata in Veneto.
 
Qualora all’atto della presentazione della domanda il richiedente non avesse l’unità operativa sul territorio della Regione Veneto, l’apertura della stessa dovrà avvenire tassativamente entro il termine perentorio del 15 Dicembre 2021.
 
Va sottolineato che non saranno finanziati gli investimenti che per la tipologia dell’attività svolta non prevedono una sede operativa.
 
Tuttavia l’esclusione non si applica per quelli realizzati da imprese esercenti:
- attività di commercio su aree pubbliche
- trasporto
- edile
- di impiantistica
- di servizi di pulizie.
 

Sono previste ulteriori esclusioni?

In chiave “antiabuso” non sono ammesse al bando:
  1. le imprese controllate da soci che siano stati controllanti di imprese che abbiano cessato, nei 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione
  2. le imprese controllate da soci che controllino contemporaneamente imprese che, alla data di presentazione della domanda, svolgano un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione, negli stessi locali nei quali è prevista la realizzazione dell’intervento.
 

Quali sono gli interventi agevolabili?

Sono ammissibili le spese relative all’acquisto, anche in leasing, di:
- beni materiali
- beni immateriali
- servizi
rientranti nelle seguenti categorie:
a.         Macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature, nuovi di fabbrica
b.         Arredi nuovi di fabbrica
c.         Negozi mobili
d.         Mezzi di trasporto a uso interno o esterno, a esclusivo uso aziendale, con l’esclusione delle autovetture
e.         Opere edili/murarie e di impiantistica
f.          Software - anche in cloud - che automatizzino il processo di raccolta delle informazioni dei clienti, attuali o potenziali, e la comunicazione con gli stessi (ivi compresi i sistemi c.d. BIG DATA), sistemi di gestione newsletter o i sistemi VoIP, realizzazione di sistemi di e-commerce
g.         Brevetti, licenze, know-how o conoscenze tecniche non brevettate, banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche, campagne promozionali anche sui social network.
Le spese per impianti sono ammesse solo se strettamente funzionali al ciclo produttivo.
Le spese di cui sopra comprendono anche quelle relative alle spese di trasporto e installazione presso l'unità operativa in cui si realizza il progetto.
 

Limitazioni o divieti relativamente alle spese elencate

Con riferimento alle spese di cui sopra si applicano i seguenti limiti, divieti e condizioni:
  • Non sono ammesse le spese per l’acquisto di telefoni cellulari, smartphone, tablet, laptop e altri mobile device
  • Non sono ammesse le spese relative all’acquisto di sedie, panche, divani, poltrone, sgabelli, tavoli, scrivanie, cassettiere, armadi, scaffali, vetrinette espositive e banconi con eventuale pedana.
    Quanto sopra a meno che le stesse non siano direttamente collegate all’acquisto di arredi funzionali al perfezionamento del più generale intervento ammesso (lettera b. del precedente titolo) e nei limiti dello stesso.
 

Precisazioni sugli investimenti agevolabili

Parlando di macchinari
non sono ammessi al finanziamento i componenti o parti di macchinari o di impianti produttivi che, presi singolarmente ovvero nel loro insieme, non abbiano una propria autonomia funzionale.

Parlando di “negozi mobili”
per le imprese che svolgono l’attività di commercio su aree pubbliche, sono agevolabili gli acquisti del mezzo di trasporto nuovo di fabbrica o a “km zero”, con il relativo allestimento interno.
Potrà essere agevolato anche il solo allestimento interno su un mezzo di trasporto di proprietà.

Parlando di mezzi di trasporto
l’agevolazione riguarda unicamente i mezzi immatricolati come autocarri e concerne
  • le spese per il loro acquisto, che sono agevolabili nel limite massimo di euro 20.000,00 e sono ammissibili solo nel caso in cui gli stessi siano strettamente necessari all’attività svolta, quale risultante dalla visura camerale
  • le spese relative all’acquisto di mezzi d’opera (muletti, escavatori, gru, etc.) sono agevolabili e rientrano nella voce di spesa di cui alla lettera a) del precedente titolo.
  • Sono ammessi anche gli acquisti di mezzi di trasporto immatricolati dai rivenditori e rivenduti a “km zero”.
Parlando di spese relative alle opere edili/murarie e di impiantistica
esse sono agevolabili nel limite massimo di euro 20.000,00 e comprendono:
  • opere edili/murarie, ricadenti negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di ristrutturazione edilizia "leggera" di cui all'art. 3, c. 1, lettere a), b) e d) del DPR n. 380/2001 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”
  • le spese per impianti elettrici, idrico-sanitari, di riscaldamento, di climatizzazione e antintrusione e di videosorveglianza, con esclusione dell'impianto fotovoltaico.
    Non sono ammesse le spese per gli interventi di manutenzione ordinaria non soggetti al rilascio della dichiarazione di conformità dell'impianto da parte dell'impresa installatrice.
    Le spese per opere edili/murarie e di impiantistica devono essere sostenute a partire dalla data degli atti e/o contratti (di proprietà, locazione, comodato, ecc.) aventi data certa, registrati e (nei casi previsti dalla legge) trascritti, attestanti la piena disponibilità dell’immobile.
 
Parlando di spese per l'acquisto di software e per la realizzazione di sistemi di e-commerce
i programmi informatici devono essere commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.
  1. Le spese per essi sostenute sono agevolabili nel limite massimo di euro 10.000,00
  2. Sono comprese anche le spese per la predisposizione del portfolio prodotti, web design, creazione vetrina e schede prodotti, realizzazione gallery fotografiche, predisposizione testi in lingua per i diversi mercati target, produzione di filmati di approfondimento sui prodotti, webinar.
Non sono ammesse le spese per servizi di manutenzione, aggiornamento o di assistenza del software o di siti preesistenti.
 
Parlando di spese per l’acquisto di brevetti, licenze, know-how o di conoscenze tecniche non brevettate, banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche e per campagne promozionali anche tramite social network
esse sono agevolabili nel limite massimo di euro 3.000,00.
 
Sono ammissibili anche le spese sostenute per:
•          l’implementazione di pagine aziendali sui social network
•          la creazione/gestione di newsletter o mailing list o similari
•          l’acquisizione e realizzazione di spot video e radio, brochure, locandine, volantini o similari.
 

Quali caratteristiche devono avere i beni e servizi per essere agevolabili?

I beni devono:
  • essere nuovi di fabbrica
  • essere ammortizzabili qualora non riferiti a immobilizzazioni acquisite tramite leasing
  • presentare, presi singolarmente ovvero nel loro insieme, un’autonomia funzionale, compresi gli investimenti in beni strumentali che integrano, con nuovi moduli, l’impianto produttivo o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa
  • essere utilizzati esclusivamente nell'unità operativa destinataria dell'agevolazione, con la sola eccezione dei beni che, per la loro funzione nel ciclo produttivo e/o di erogazione del servizio, devono essere localizzati altrove, purché ubicati in spazi resi disponibili all’impresa proponente, in virtù di specifici accordi documentati e conformi alla normativa vigente
  • appartenere a categorie merceologiche coerenti con l’attività svolta (codice attività Istat ATECO 2007) dal fornitore (non è possibile acquistare un muletto da chi vende normalmente mobili ed arredi)
  • non essere destinati al noleggio.
Ciò vale anche per le aziende che svolgono “Attività di noleggio e leasing operativo”, per le quali non sono finanziabili i beni oggetto dell’attività di noleggio.
 

Cosa succede con i beni in Leasing?

È ammissibile la spesa a fronte di contratti di leasing alle seguenti condizioni:
  • il bene oggetto del contratto di leasing deve rimanere nella disponibilità del soggetto beneficiario utilizzatore almeno per i tre anni successivi alla data di erogazione del contributo
  • è ammissibile soltanto la spesa relativa ai canoni esigibili e pagati dall'utilizzatore entro il periodo di ammissibilità delle spese
  • i beni e i servizi devono essere acquistati, o acquisiti nel caso di operazioni di leasing finanziario, da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente.
 
NON è ammissibile la spesa (in logica anti-abuso) a fronte di contratti di leasing al ricorrere delle seguenti situazioni:
  • non possono essere agevolati beni e servizi forniti da soci, amministratori, dipendenti dell’impresa proponente o loro prossimi congiunti, nonché da società nella cui compagine e/o nel cui organo amministrativo siano presenti soci, amministratori, dipendenti dell’impresa proponente o loro prossimi congiunti
  • non possono, altresì, essere agevolati i beni e i servizi oggetto di compravendita tra due imprese che abbiano e/o abbiano avuto - nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda di agevolazione - una partecipazione reciproca a livello societario, ovvero siano entrambe partecipate da medesimi altri soggetti.
 

Esistono altre esclusioni?

L’acquisto di beni effettuato mediante pagamento rateale è ammissibile unicamente nel caso in cui la spesa sia interamente sostenuta entro il periodo di ammissibilità delle spese.
 
A puro titolo esemplificativo, non sono ammesse le spese:
  1. per accessori e complementi d’arredo (quali ad esempio tende, tappeti, quadri, lampadari, coperte, asciugamani, lenzuola, cuscini, tovagliati, etc.)
  2. singoli beni di importo inferiore a euro 150,00 al netto dell’IVA
  3. emesse da soggetti sprovvisti di Partita IVA
  4. per l’ottenimento dell'autorizzazione o per la presentazione della SCIA/Comunicazione per l'esercizio dell'attività
  5. per i contributi di costruzione
  6. per interessi debitori e altri oneri finanziari
  7. relative a imposte, tasse, oneri previdenziali ed assistenziali
  8. relative a scorte
  9. per le perdite su cambio di valuta
  10. relative ad ammende, penali e controversie legali
  11. forfettarie
  12. relative all'IVA, anche se indetraibile
  13. per materiale di consumo, con l’eccezione nel caso in cui lo stesso faccia parte di un acquisto con posa in opera
  14. consulenze di qualsiasi tipo
  15. di funzionamento per la gestione dell’attività (canoni, locazioni e fitti, energia, spese telefoniche, prestazioni professionali amministrativo-contabili, etc.)
  16. di trasferta, viaggio, vitto, etc.
  17. di avviamento
  18. per lavori realizzati in economia diretta o per conto proprio, senza l’intervento di un’impresa esecutrice
  19. relative a beni usati
  20. correlate all’istanza di contributo
  21. di pubblicità (ad esempio brochure, volantini, inserzioni, insegne, vetrofanie, stampe con loghi, croce della farmacia, etc.)
  22. per il contratto di affiliazione commerciale (franchising)
  23. per la creazione di prototipi e stampi
  24. per l’acquisto di fabbricati e terreni
  25. spese effettuate, in tutto o in parte, mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”.
 

Quali sono la natura e la misura dell’agevolazione?

Si tratta di contributo a fondo perduto che è pari al 40% della spesa rendicontata, ammissibile per la realizzazione dell'intervento
  • nel limite massimo di euro 52.000,00 corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a euro 130.000,00
  • nel limite minimo di euro 8.000,00 corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a euro 20.000,00.
 
Non sono pertanto ammesse le domande di partecipazione in cui l'investimento previsto comporti spese ammissibili per un importo inferiore a euro 20.000,00.
 

Quali sono le tempistiche da rispettare e le modalità di accesso?

La procedura di accesso è solo ON LINE.
Per la richiesta di accreditamento il sito sarà disponibile a partire
dalle ore 09.00 del 1° Febbraio 2021
fino alle ore 12.00 del 24 Febbraio 2021.
 
La procedura per la presentazione delle domande di partecipazione al bando prevede due fasi, sempre e solo ON LINE:
a.         la fase di compilazione della domanda è attiva
dalle ore 10.00 del 9 Febbraio 2021 alle ore 12.00 del 24 Febbraio 2021
b.         la fase di presentazione della domanda è attiva
dalle ore 10.00 del 2 Marzo 2021 fino alle ore 17.00 del 4 Marzo 2021.
 
La valutazione a sportello prosegue fino a esaurimento fondi, NON SI TRATTA QUINDI DI UN CLICK DAY
 

Attenzione alla retroattività

Sono ammissibili le spese sostenute e pagate interamente dalle MPMI a partire dal 1° Gennaio 2021 e, comunque, per le imprese di nuova costituzione, dalla data di iscrizione al Registro delle Imprese.
 

Termine per il completamento del progetto

Il progetto ammesso all’agevolazione deve essere concluso e operativo entro il termine perentorio del 15 Dicembre 2021.
 

Ammessa una sola domanda

Un’impresa può partecipare al presente Bando con una sola domanda di finanziamento.
 

Quali sono le modalità di invio?

L’intera procedura si avvale dei canali telematici, in particolare attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione Veneto.
 
Per poter compilare la domanda è pertanto necessario ottenere le credenziali tramite l’applicativo GUSI, attivo al seguente link: https://siu.regione.veneto.it/GUSI/
 

Meriti e demeriti del Bando: soldi chiamano soldi

Il bando ha, come sempre in questi casi, meriti e demeriti.
Tra i meriti va considerato certamente
  • il fatto di coprire una vastissima gamma di investimenti
  • come anche di prevedere un’erogazione a fondo perduto
  • e una procedura “a sportello” sottraendo l’impresa dalla lotteria del Click Day.
 
Tra i demeriti quelli
  • di limitare la platea dei beneficiari restringendola alle imprese a prevalente presenza femminile
  • il fatto che l’agevolazione a fondo perduto sia limitata al 40% dell’investimento
  • e, per alcune voci di spesa, a somme quantificate in maniera fissa ed, in questo caso, spesso di importo francamento risibile
  • l’elemento di maggior demerito consiste certamente nel fatto che l’agevolazione viene concessa a fronte della rendicontazione delle spese che devono quindi essere preventivamente sostenute dalle imprese.
Se sommiamo questa circostanza alla misura del fondo perduto limitata al 40% dell’investimento, si avrà, ad esempio, che per ottenere un contributo a fondo perduto di 40, si dovrà aver sostenuto una spesa di 100 che l’impresa dovrà aver anticipato.
 

Aiutati che - forse - la Regione ti aiuta

Cosa si sarebbe dovuto fare?
Come troppo spesso capita, anche in questo caso si assiste a una fiducia solo di facciata nei confronti delle imprese.
Sembra ci si voglia ”far belli” proponendo agevolazioni più o meno modeste, ma unicamente dopo che l’impresa si è arrangiata a risolvere da sola i problemi più importanti, ovvero quello del finanziamento della spesa passando, nella generalità dei casi, dalla tagliola rappresentata dal sistema bancario.
 
In questo modo il fondo perduto sarà appannaggio delle imprese che usciranno indenni dalla tagliola in parola, ovvero quelle più forti e dotate di una capacità di credito maggiore.
Altre imprese, pur meritevoli, rischiano di rimanere escluse dall’agevolazione che andrà a beneficiare “i soliti noti”.
 

Qualche suggerimento per Veneto Sviluppo Spa

La Regione Veneto dispone di una propria struttura deputata al finanziamento delle PMI che si chiama “Veneto Sviluppo Spa”.
Nel suo sito essa si definisce: “una società finanziaria partecipata per 51% dalla Regione del Veneto e per il restante 49% da dieci società appartenenti a otto gruppi bancari di livello nazionale e locale e un soggetto istituzionale (Sinloc SpA) facente capo a una pluralità di Fondazioni di origine bancaria e a Cassa Depositi e Prestiti.
La Società contribuisce a realizzare le linee di programmazione economica dell'ente regionale attraverso l’attivazione e la gestione di specifici strumenti finanziari a favore delle piccole e medie imprese venete appartenenti a pressoché tutti i settori di attività economica.
L'attività della Società consiste nell'assicurare alle PMI l'accessibilità agli strumenti finanziari messi a disposizione, nel rafforzare l'operatività degli intermediari che in Veneto operano a favore della crescita del sistema produttivo e nel realizzare progetti di supporto allo sviluppo regionale in settori strategici”.
 
Per il tramite di Veneto Sviluppo perché allora la Regione Veneto non capovolge la dinamica “prima paghi e poi ti rimborso” con una nuova dinamica, molto più efficace ed efficiente, ovvero “prima approvo il progetto, poi te ne finanzio le spese e alla fine te ne riconosco una parte a fondo perduto”?
 
Questa sì che sarebbe un’iniziativa ad alto valore aggiunto, che consentirebbe a tante imprese di approfittare di finanziamenti regionali di tutti i tipi.
 
Le risorse potrebbero provenire dai fondi rotativi regionali, che dispongono di una dotazione iniziale che viene assegnata alle imprese attraverso linee di credito legate a bandi specifici.
Il pagamento delle rate periodiche di rimborso da parte dei soggetti finanziati consente alla dotazione iniziale di ricostituirsi, per essere assegnata ad altre imprese in presenza di investimenti diversi.
Si chiama rotativo proprio perché si caratterizza per una rotazione di uscite e successivi rientri.
 

I soldi chiamano soldi

Ma perché la Regione non interviene in questo senso?
Le regole economico-finanziarie rispondono a logiche precise: non ci sono scorciatoie ne scappatoie.
Si applicano indifferentemente agli interventi Statali come a quelli Regionali.
Sono le stesse logiche bancarie, che non mutano anche se applicate a erogazioni effettuate da enti diversi.
 
Esattamente come gli interventi del Decreto Liquidità rimettevano alla preliminare valutazione bancaria l’erogazione del prestito di 25.000,00 Euro (poi divenuti 30.000,00) con garanzia Statale, anche qui la Regione Veneto lascia che sia il sistema bancario a giudicare il merito creditizio delle imprese interessate all’agevolazione.
Se tale merito, al termine dell’istruttoria bancaria, venisse giudicato adeguato, l’erogazione del finanziamento avverrebbe a opera delle banche.
Nessuna anticipazione, pertanto, da parte della Regione, ma solo la certezza di ben impiegare la dazione a fondo perduto non destinandola a realtà decotte a discapito di quelle sane.
 
 

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© Questo articolo, a firma di Attilio Sartori, è apparso per la prima volta sul Blog LA MOSSA GIUSTA.
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