Clicca il link per la Video intervista di Attilio Sartori all'avvocato Antonio Prade
Penalista, esperto di Diritto d'Impresa
Il 'distacco' dei dipendenti sappiamo veramente cosa sia?
Il 'distacco' del lavoratore dipendente è un fenomeno organizzativo che comporta precise conseguenze giuridiche.
Si verifica quando, temporaneamente, un datore di lavoro (distaccante) mette a disposizione di un altro soggetto (distaccatario) un proprio lavoratore (per l’appunto, distaccato).
Quando si parla dei rapporti di lavoro in azienda, si affrontano argomenti concreti di natura organizzativa: le mansioni dei dipendenti, il luogo di lavoro, la sicurezza, la formazione.
Tutti temi che l’imprenditore affronta in prima persona, normalmente con una conoscenza pratica adeguata, magari per aver svolto in precedenza, in veste di dipendente, le stesse mansioni e aver vissuto le stesse situazioni che ora, in una condizione diversa, si trova a governare.
In generale, il più ampio tema della gestione dei rapporti di lavoro in azienda passa attraverso una normativa che ha generato, in ben oltre un secolo, una giurisprudenza imponente.
Ogni comportamento, tanto del datore di lavoro che del lavoratore, sono perfettamente disciplinati da norme puntualissime, il cui mancato rispetto coinvolge il datore di lavoro non solo sul piano civile, ma, sempre più spesso, anche su quello penale.
La gestione dei rapporti di lavoro richiede quindi, sempre di più, il saper coniugare gli aspetti pratici con quelli giuridici, rispettando normative tecnicamente complesse, che usano terminologie che solo raramente sono di significato univoco.
Nella precedente Video-Intervista fatta con l’Avvocato Antonio Prade, abbiamo parlato dei “Luoghi di lavoro” e abbiamo compreso come, spessissimo, siano tali non solo quelli presso i quali il lavoratore è stato assunto.
In questa occasione parliamo di 'distacco' del personale, cercando di approfondire un tema che fa parte del quotidiano dipanarsi del rapporto di lavoro.
Mille sono le ragioni di opportunità e convenienza che inducono il datore di lavoro a delocalizzare i propri dipendenti presso una struttura terza, il distaccatario, per svolgere presso quest’ultimo le prestazioni oggetto del contratto di appalto o d’opera sottoscritto.
Distaccare come delocalizzare, ma non è solo questo.
Basti pensare che il 'distacco' può essere definito 'proprio' o 'improprio' a seconda che i lavoratori distaccati entrino o meno a far parte a far parte della organizzazione del distaccatario, interrompendo pro-tempore o meno, il rapporto diretto con il proprio datore di lavoro.
A seconda dei casi cambiano i soggetti cui incombono le responsabilità in caso di omessa iniziale valutazione della idoneità del luogo di lavoro e di vigilanza del mantenimento della stessa.
Affrontiamo questo tema così complesso analizzando, con l’avvocato Prade, due sentenze della Corte di Cassazione, che ci consentiranno di comprendere i paletti che la normativa pone in modo da poter assumere i comportamenti più corretti e prudenti.
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Penalista, esperto di Diritto d'Impresa
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© Questo articolo, a firma di Attilio Sartori, è apparso per la prima volta sul Blog LA MOSSA GIUSTA.
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