Credito di Imposta sugli investimenti in beni strumentali


Ripasso generale e un po’ di storia sul Credito di Imposta

Riguardo al Credito di Imposta sugli investimenti in beni strumentali si incrociano tre norme:
  1. la Legge di Bilancio 2020
  2. la Legge di Bilancio 2021
  3. e il D.L. “Sostegni bis”
 
La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto, a decorrere dall’anno di imposta 2020, un credito di imposta a valere sull’acquisto di beni strumentali nuovi che ha sostituito le precedenti agevolazioni rappresentate dal “Super ammortamento” e “Iper ammortamento”.
 
La Legge di Bilancio 2021 ha rimodulato, a decorrere dagli acquisti fatti dal 16 novembre 2020, il credito in parola.
 
Il “Decreto Sostegni Bis” ha infine ulteriormente rafforzato il Credito di Imposta come potenziato dalla Legge di Bilancio 2021, migliorandone la fruibilità in particolare con riferimento ai beni NON rientranti tra quelli “Industria 4.0”, uniformando al tempo stesso le modalità di utilizzo precedentemente diversificate a seconda del volume di ricavi del possibile fruitore.
 

Credito di Imposta per beni acquistati tra il 16 novembre 2020 e il 31 dicembre 2021

Esso matura con riferimento al costo, fiscalmente rilevante, sostenuto per l’acquisto di beni strumentali nuovi, sia materiali che immateriali, destinati a strutture produttive ubicate in Italia.
La sua misura varia come segue.
 
Per i beni materiali e immateriali NON 4.0, ovvero NON rientranti tra quelli indicati negli allegati A e B alla legge n. 232-2016:
  • nella misura del 10% del costo sostenuto e fiscalmente rilevante
  • nella misura del 15% del costo sostenuto e fiscalmente rilevante in caso di beni materiali e immateriali necessari ad avviare forme di lavoro agile.
 
Quanto sopra nel limite massimo di costi ammissibili pari a:
  • €. 2 milioni per i beni materiali
  • €. 1 milione per i beni immateriali.
 
Per i beni materiali 4.0, ovvero rientranti tra quelli indicati nell’allegato A alla legge 232-2016:
  • nella misura del 50% del costo sostenuto e fiscalmente rilevante entro un limite di spesa di €. 2,5 milioni
  • nella misura del 30% del costo sostenuto e fiscalmente rilevante, per una spesa compresa tra €. 2,5 e €. 10 milioni.
 
La disciplina delle nuove aliquote potenziate dalla Legge di Bilancio 2021 si applica agli investimenti effettuati dalle imprese dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
 
Sono esclusi dall’ agevolazione le spese sostenute per l’acquisto di:
  • fabbricati e costruzioni
  • materiale rotabile simili
  • tutti i veicoli.
 

Cosa succede con i beni acquistati nel 2022?

La Legge di Bilancio 2021 rimodula la misura del credito di imposta in parola anche per gli acquisti effettuati nel 2022, in questo caso abbassandola.
 
Per i beni materiali e immateriali NON 4.0, ovvero NON rientranti tra quelli indicati negli allegati A e B alla legge n. 232-2016, il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 6% del costo sostenuto e fiscalmente rilevante entro un limite di spesa di:
  • €. 2 milioni per i beni materiali
  • €. 1 milione per i beni immateriali.
 
Per i beni materiali 4.0, ovvero rientranti tra quelli indicati nell’allegato A alla legge 232-2016 il credito di imposta è riconosciuto:
  • nella misura del 40% del costo, nel limite di investimenti fino a €. 2,5 milioni
  • nella misura del 20% del costo, per investimenti superiori a €. 2,5 milioni e fino a €. 10 milioni
  • nella misura del 10% del costo, per investimenti superiori a €. 10 milioni e fino a €. 20 milioni.
 
Questo vale per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
 

Beni Immateriali 4.0: una disciplina a parte

Per gli investimenti in beni strumentali immateriali 4.0 (indicati nell'allegato B alla legge n. 232-2016), il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo sostenuto e fiscalmente rilevante entro il limite di spesa di €. 1 milione.
 
Quanto sopra per gli investimenti effettuati tanto nel 2021 che nel 2022.
 
Sono quindi ammissibili gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
 

Come si utilizza il Credito d’Imposta

È necessario, in via preliminare, tenere distinti il momento di maturazione da quello di possibilità di fruizione del credito di imposta:
  1. maturazione: si verifica alla data di effettuazione dell’investimento che deve ricadere nel periodo agevolato
  2. possibilità di fruizione: decorre dalla data di entrata in funzione del bene la quale, nell’ipotesi di beni “industria 4.0”, coincide con quella di interconnessione al sistema digitale aziendale.
 
Il momento a decorrere dal quale vi è la possibilità di fruire del credito di imposta si differenzia a seconda della tipologia di investimento operato.
Esso infatti coincide:
  1. con quello di maturazione, coincidente con l’anno di entrata in funzione del bene, per i beni NON rientranti tra quelli “Industria 4.0”
  2. con quello di connessione al sistema digitale aziendale (interconnessione) per gli investimenti in “Beni 4.0”.
 
Quanto alle modalità di utilizzo del credito di imposta una volta determinatasi la sua fruibilità, bisogna ugualmente distinguere tra i beni NON RIENTRANTI e quelli RIENTRANTI in “Industria 4.0”.
Per i primi la fruizione avviene in un’unica soluzione nell’anno di entrata in funzione del bene.
Per i secondi in tre rate a decorrere dall’anno di interconnessione.
 

DUE TABELLE RIASSUNTIVE

 
                                  Credito di imposta “TARGATO 2021”
CREDITO DI IMPOSTA COME L. DI BILANCIO 2021 E D.L. “SOSTEGNI BIS”
Tipologia di beni Anno di Riferimento Utilizzo Avvio Utilizzo
Beni Str.li, materiali ed immateriali, nuovi DIVERSI da “industria 4.0” Anno di Entrata in funzione In un’unica soluzione Dal medesimo Periodo
Beni Str.li, materiali ed immateriali, RIENTRANTI tra quelli di “industria 4.0” Anno di interconnessione In Tre Rate Dal medesimo periodo
 
Credito di imposta “TARGATO 2022”
CREDITO DI IMPOSTA COME L. DI BILANCIO 2021
Tipologia di beni Anno di Riferimento Utilizzo Avvio Utilizzo
Beni Str.li, materiali ed immateriali, nuovi DIVERSI da “industria 4.0” Anno di Entrata in funzione In Tre Rate Dal medesimo Periodo
Beni Str.li, materiali ed immateriali, RIENTRANTI tra quelli di “industria 4.0” Anno di interconnessione In Tre Rate Dal medesimo periodo
 

Come comportarsi se gli investimenti risalgono al 2020?

Se avessi effettuato degli investimenti meritevoli del credito di imposta nel 2020, come dovrei comportarmi?
Esiste una data “spartiacque “che è quella dell’11 Novembre 2020.
Per gli investimenti che, anteriormente a tale data, siano entrati in funzione o siano stati interconnessi, continuano a valere le norme previste dalla Legge di Bilancio 2020.
Quelle previste dalla Legge di Bilancio 2021 (integrate con le disposizioni del D.L. “Sostegni bis”) valgono per i beni entrati in funzione, ovvero interconnessi, successivamente a tale data.
 
Credito di imposta “TARGATO 2020”
CREDITO DI IMPOSTA COME L. DI BILANCIO 2020
Tipologia di beni Anno di Riferimento Utilizzo Avvio Utilizzo
Beni Str.li, materiali ed immateriali, nuovi DIVERSI da “industria 4.0” Anno di Entrata in funzione In Cinque Rate  Dal 1/01 dell’anno successivo
Beni Str.li, materiali ed immateriali, RIENTRANTI tra quelli di “industria 4.0” Anno di interconnessione In Cinque Rate Dal 1/01 dell’anno successivo
 

Come comportarsi con gli investimenti effettuati tra il 16 novembre e il 31 dicembre 2020?

È necessario prestare attenzione alle diverse regole previste dalla Legge di Bilancio 2020 e dalla Legge di Bilancio 2021.
Infatti, mentre per gli investimenti fino al 15 novembre vale solo la Legge di Bilancio 2020, per il periodo che va dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2020 scatta una sovrapposizione tra le due norme.
Il Credito di Imposta, a fronte degli investimenti effettuati in questi 45 giorni, può essere collocato secondo le modalità previste dall’una come dall’altra norma, a discrezione del beneficiario.
La Legge di Bilancio 2021, non prevede, infatti, alcun divieto o vincolo nella scelta.
Sarà generalmente conveniente sfruttare i crediti “nuovi” che hanno percentuali più elevate e si utilizzano in tre rate anziché in cinque.
 

Attenzione all’accavallamento delle norme

Attenzione, poi, alle diverse date di avvio nella possibilità di utilizzo del credito di imposta.
In base alla Legge di Bilancio 2020 (che vede le proprie norme sovrapporsi con quelle della Legge di Bilancio 2021 nel periodo 16 Novembre - 31 Dicembre 2020) esse slittano di un anno.
Ad esempio, un investimento effettuato a dicembre 2020 rientra sicuramente in entrambe le norme.
Il 18 gennaio u.s., giorno di pagamento degli F24, si poteva effettuare la scelta tra le due discipline solo se il bene fosse entrato in funzione (o interconnesso) nel 2020.
Se l’entrata in funzione (o interconnessione) fosse infatti avvenuta nei primi giorni del 2021, la compensazione immediata sarebbe spettata solo avvalendosi della Legge di Bilancio 2021 in quanto, in applicazione della Legge di Bilancio 2020, la compensazione in parola sarebbe slittata al 17 gennaio 2022 (anno successivo a quello di entrata in funzione).
 

Credito di Imposta in compensazione di altre imposte: è possibile?

Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione orizzontale, ovvero a pagamento di ogni tipo di tributo emergente dal Mod. F24.
La quota eventualmente non utilizzata nell’anno di imposta, per mancanza o insufficienza di tributi compensabili, può essere recuperata nei periodi successivi.
 
È possibile approfondire questo tema leggendo il mio articolo sulle Agevolazioni da Legge di Bilancio, pubblicato nel Blog dello Studio Associato MSC il 20 novembre 2020.

 

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© Questo articolo, a firma di Attilio Sartori, è apparso per la prima volta sul Blog LA MOSSA GIUSTA.
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