No assegni famigliari e detrazioni in busta paga per figli che abbiano meno di 21 anni


Da marzo 2022 assegni famigliari e detrazioni spariscono dalla busta paga

Con l’entrata in vigore del D. Lgs. 29 dicembre 2021, n. 230, dal prossimo mese di marzo ai lavoratori dipendenti non verranno più corrisposti in busta paga gli assegni familiari e le detrazioni fiscali per i figli a carico, che abbiano meno di 21 anni.
 

Assegno Unico Universale: avvisiamo per tempo i nostri dipendenti

In sostituzione di assegni familiari e detrazioni, si potrà ottenere l'Assegno Unico Universale facendone richiesta all'Inps che lo pagherà direttamente ai richiedenti.
 

Non tutti gli assegni familiari e detrazioni fiscali scompariranno dalla busta paga

Anticipiamo subito che le detrazioni per figli maggiori di 21 anni e di altri familiari a carico, oltre agli assegni familiari per altri familiari diversi dai figli, continueranno a essere pagati in busta paga.
 

Cos’è l’Assegno Unico Universale?

È un beneficio economico attribuito progressivamente a tutti i nuclei familiari con figli a carico e decorre dal 1° marzo 2022.
 

A chi viene riconosciuto?

Viene riconosciuto potenzialmente a tutti i nuclei familiari con figli minori di 21 anni, tenendo conto del reddito e del patrimonio di tutti i componenti del nucleo familiare tramite la determinazione della situazione economica equivalente o ISEE.
 

Come va inoltrata la domanda dell’Assegno Unico Universale?

La domanda per il riconoscimento dell'assegno è inoltrata a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno per il periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo, in modalità telematica all'Inps (tramite pin personale) ovvero per il tramite degli intermediari abilitati. 
L’assegno è riconosciuto a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Nel caso in cui la domanda sia presentata entro il 30 giugno dell’anno di riferimento, l'assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno.
In presenza di nascite avvenute durante il periodo di fruizione dell’assegno, la modifica alla composizione del nucleo familiare deve essere comunicata entro centoventi giorni dalla nascita del nuovo figlio, con riconoscimento dell’assegno a decorrere dal settimo mese di gravidanza.
 

Come verrà pagato l’assegno unico universale?

L’erogazione avviene da parte dell’Inps mediante accredito su Iban, ovvero mediante bonifico domiciliato, quindi non transitando più in busta paga.
 

Cosa devono fare i datori di lavoro per “avvisare“ delle modifiche?

La mensilità di marzo sarà da gestire con una buona informativa preventiva delle somme percepite in meno. E ciò perché i lavoratori subiranno una riduzione della somma corrisposta dal datore di lavoro, pari alla perdita delle detrazioni fiscali per i figli a carico e degli assegni per il nucleo familiare, e riceveranno dall’Inps (qualora abbiano provveduto a presentare autonomamente idonea domanda), l’importo dell’assegno unico e universale nella misura spettante in relazione alle condizioni patrimoniali familiari.

 

 

Clicca sul link per scaricare il

 

facsimile dell’informativa

 

da consegnare al più presto ai dipendenti

 

 

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©  Questo articolo, a firma di Nicoletta Michielin, è apparso per la prima volta nella Rubrica IMPRESA E DIPENDENTI.
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