Divieto di licenziamento: dal 1° luglio si cambia


Decreto Legge Sostegni-bis: soluzione di compromesso sul divieto di licenziamento

Dopo varie peripezie e mal di pancia tra le parti in causa, ha visto finalmente la luce il nuovo Decreto Legge Sostegni-bis (in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2021).
 
La nuova stesura del Decreto Legge mette fine, con una soluzione di compromesso, alla questione relativa al divieto di licenziamento per le imprese industriali manifatturiere ed edili, che era stato previsto dalla bozza circolata precedentemente al Decreto in parola e che aveva sollevato tante polemiche e prese di posizione tra le parti interessate.
 

Eliminato dal 1° luglio il divieto di licenziamento per le imprese industriali

Dal 1° luglio non ci sarà più il divieto assoluto di licenziare: un’azienda che non richiederà la cassa integrazione potrà farlo.
 

Imprese in difficoltà: se richiedono la Cassa Integrazione non potranno licenziare

Le imprese ancora in difficoltà, tuttavia, potranno tornare ad accedere alla Cassa Integrazione Ordinaria o Straordinaria, senza pagare i contributi addizionali fino al 31 dicembre… ma per queste imprese, vale a dire per quelle che utilizzeranno questa Cig “scontata”, si allungherà il divieto di licenziamento per tutta la durata in cui fruiranno della cassa integrazione.
I datori di lavoro che presenteranno domanda di integrazione salariale non potranno perciò avviare le procedure di licenziamento collettivo o individuale per giustificato motivo oggettivo per tutta la durata del trattamento di integrazione salariale fruito entro il 31 dicembre 2021.
 

Cassa Integrazione per le imprese in difficoltà: finite le semplificazioni

Non si tratterà di Cassa Integrazione Covid-19, non più prevista per le aziende industriali, ma della “normale” Cassa Integrazione Ordinaria o Straordinaria.
Per entrambe le tipologie di Cassa Integrazione, quindi, non sono previste le semplificazioni che erano state concesse per la presentazione della domanda di Cig Covid-19.
Si tornerà, pertanto, alla necessità di produrre tutta la documentazione richiesta dalla previgente normativa.
 

Cassa Integrazione “scontata”

Fino al 31/12/2021, come “ricompensa” per il divieto di licenziamento connesso alla richiesta di Cassa Integrazione, non saranno dovute le relative addizionali previste, ossia il 9%, 12%, 15% della retribuzione che avrebbero percepito i dipendenti, a seconda della durata della Cig.
 

E per gli altri…
il divieto di licenziamento continua

Quanto illustrato sin qui è valido solo per i settori dell’industria e dell’edilizia, mentre per i servizi e artigianato il blocco dei licenziamenti durerà fino a fine ottobre, ma con la Cig emergenziale gratuita che sarà utilizzabile fino a fine anno.
Si tratta di tutti quei datori di lavoro che non possono accede alla Cassa Integrazione Ordinaria e/o Straordinaria e che potranno accedere ancora alle altre forme di sostegno previste per la situazione emergenziale, quali l’assegno ordinario F.I.S., la Cassa Integrazione in Deroga, l’assegno ordinario FSBA per imprese artigiane.

 

Gli argomenti trattati in questo articolo sono redatti in forma semplificata a scopo informativo e divulgativo.
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©  Questo articolo, a firma di Nicoletta Michielin, è apparso per la prima volta nella Rubrica IMPRESA E DIPENDENTI.
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