Decreto Dignità: manca poco


Manca poco più di un mese.

Torniamo sul tema del Decreto dignità per ulteriori spunti su alcuni aspetti rilevanti per i datori di lavoro e le agenzie di somministrazione.
 

Agenzie di somministrazione

La conversione in Legge del Decreto ha mitigato, in capo alle agenzie di somministrazione, la disciplina dei contratti a termine, ribaltando sull’utilizzatore i limiti quantitativi e di durata oltre all’obbligo di assunzione con causali.
 

L’esonero contributivo favorisce davvero l’occupazione?

Se applicabile sì.

L’esonero contributivo pari al 50% per 36 mesi, previsto per le assunzioni a tempo indeterminato di soggetti under 35 che non abbiano MAI sottoscritto un contratto di lavoro a tempo indeterminato è stato esteso anche per gli anni 2019 e 2020.
Tale agevolazione rimane comunque di difficile applicazione quantomeno per il personale che si attesti al limite massimo di età, per l’ovvia ragione che possa essere molto probabile che nella vita lavorativa di un soggetto con almeno 34 anni, sia già stato sottoscritto dallo stesso un contratto a tempo indeterminato.
 

Chi licenzia perde.

Restituzione delle agevolazioni e sanzioni.

In sede di conversione in Legge è rimasta invariata la normativa relativa ai seguenti oggetti:

Licenziamenti illegittimi nei contratti a tutele crescenti

In caso di licenziamento illegittimo nei contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti, l’indennità minima e massima da corrispondere al lavoratore, dalle precedenti 4 e 24 mensilità, è salita a 6 e a 36 mensilità (aumento del 50%).

Obbligo di rimborsare le agevolazioni in caso di taglio all’occupazione

Viene stabilita la revoca dei benefici concessi (aiuti di stato) alle imprese che riducono i livelli occupazionali nei cinque anni successivi alla data di completamento dell’investimento che ha ottenuto l’aiuto di stato. La decadenza dai benefici ottenuti DOPO l’entrata in vigore del presente decreto, avverrà per un riduzione occupazionale di almeno il 10% e sarà proporzionale, ma arriverà ad essere totale in caso di superamento del 50% di riduzione dei posti di lavoro.

Obbligo di rimborsare gli aiuti di stato in caso di trasferimento dell’attività aziendale all’estero

Analoga revoca degli aiuti di stato viene prevista per chi delocalizzerà all’estero: sia l’azienda o parte di essa, sia beni e macchinari incentivati con iperammortamento industria 4.0, entro i 5 anni dall’aiuto stesso. In caso di delocalizzazione extra UE, vengono previste anche sanzioni.
 

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© Questo articolo, a firma di Nicoletta Michielin, è apparso per la prima volta nella Rubrica IMPRESA E DIPENDENTI.

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