Decreto "Cura Italia": 100 €. in busta paga ai dipendenti


Decreto “Cura Italia”: un premio ai dipendenti

Tra la miriade di decreti emanati in questo periodo, il Decreto “Cura Italia” prevede un premio ai dipendenti.
Si tratta di un bonus di 100 Euro per i dipendenti che hanno continuato a svolgere l’attività lavorativa in sicurezza, nel rispetto delle norme sanitarie e comportamentali presso la propria sede di lavoro o in trasferta presso i clienti, nel mese di marzo 2020.
 

Bonus premio: a chi spetta?

Il bonus spetta solo ai lavoratori che, nell’anno 2019, abbiano conseguito un reddito complessivo da lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro.
Il premio non concorre alla formazione del reddito imponibile 2020 per il lavoratore dipendente.
L’importo del bonus riconosciuto darà diritto, al datore di lavoro, di portare in compensazione un credito di imposta di pari importo a valere sul modello F24.
 

Come dovrà essere calcolato il premio?

Il premio dovrà essere riconosciuto solamente per le giornate effettivamente lavorate, nel mese di marzo, in azienda o in trasferta.
Le giornate di lavoro a casa (Smart Working), ferie, permessi, malattia, infortunio, cassa integrazione, non saranno valide ai fini del calcolo del premio che dovrà essere quindi riproporzionato, fino anche ad essere annullato nel caso in cui non vi siano stati giorni lavorati in azienda.
 

E’ facile calcolare il premio?
L’Agenzia delle Entrate dice la sua

Come si potrà capire, la volontà del Governo di dare un sia pur piccolo segno di riconoscenza ai lavoratori che abbiano continuato a svolgere la propria attività lavorativa in un momento tanto critico, si scontra con i “distinguo” che immancabilmente l’Agenzia delle Entrate ha subito diramato.
I dubbi sull’applicazione del premio e sulla sua determinazione, non sono stati ancora completamente risolti.
 

Chi sono i beneficiari del premio?

I beneficiari del premio sono tutti i titolari di redditi di lavoro dipendente (articolo
49, comma 1, del TUIR) che hanno ricevuto, nel corso dell’anno 2019, un reddito complessivo da lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro.
Nel computo dei 40,000 euro rientrano esclusivamente i redditi da lavoro dipendente assoggettati a tassazione progressiva IRPEF e non anche quelli assoggettati a tassazione separata o ad imposta sostitutiva.
 

Cosa fare se un lavoratore dipendente ha anche la pensione?

I lavoratori dipendenti che stanno ricevendo una pensione, non dovranno sommare, ai fini del massimale di Euro 40.000,00, la pensione con la retribuzione percepita dal datore di lavoro.
 

Cosa riceverà il lavoratore part-time?

Il premio spetta al lavoratore indipendentemente dal fatto che il contratto sia a tempo pieno o a tempo parziale e non dovrà essere fatta alcuna differenza in base all’orario di lavoro svolto.
 

Cosa succede se il lavoratore ha più contratti part time?

Se il lavoratore avesse più contratti a part-time, rimarrà fermo il limite massimo di 100 euro.
Il lavoratore dovrà scegliere il datore di lavoro che dovrà erogare il bonus, certificando, in questo caso, le giornate lavorate e le giornate lavorabili presso altra azienda.
 

Cosa dovrà fare il dipendente per ottenere il premio?

Per ottenere il premio in busta paga, il dipendente, presente in azienda nel mese di marzo 2020, dovrà attestare i redditi da lavoro dipendente percepiti nell’anno 2019, rilasciando al proprio datore di lavoro, un’autodichiarazione.
 

Quali sono i tempi per liquidare il premio?

L’erogazione del premio potrà essere effettuata entro il termine delle operazioni di conguaglio di fine anno 2020.
 
Ricordiamo che quanto qui riportato non è che la sintesi delle novità e che, in alcuni casi, mancano di chiarimenti da parte degli organismi preposti alla loro regolamentazione.
 

Il nostro Ufficio paghe è sempre a disposizione, nel rispetto delle norme di sicurezza, per approfondire l’argomento e per cercare insieme la soluzione più consapevole e appropriata.

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© Questo articolo, a firma di Nicoletta Michielin, è apparso per la prima volta nella Rubrica IMPRESA E DIPENDENTI.
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