Da somministrato a dipendente d'azienda: ecco quando


Tanti vantaggi e altrettante restrizioni

Il contratto di somministrazione è sempre più frequentemente scelto dai datori di lavoro poiché risponde ad esigenze di flessibilità organizzativa delle risorse umane.
Non bisogna dimenticare, però che questo strumento è sottoposto ad una serie di rigide norme, non ultima la reintroduzione, con il decreto dignità, del reato di somministrazione fraudolenta.
 

Somministrazione a tempo determinato: quanti paletti!

Ricordiamo che la somministrazione a tempo determinato è ormai stata equiparata al contratto di lavoro a tempo determinato, poiché, come per quest’ultimo, la possibilità di utilizzare un lavoratore somministrato a tempo determinato senza causaliè limitata ai primi 12 mesi.
Se il lavoratore avesse già effettuato periodi di lavoro a tempo determinato direttamente presso il datore di lavoro, non potrebbe essere utilizzato come somministrato senza l’indicazione delle causali richieste.
 

Attenzione alle cause di nullità

In mancanza della forma scritta il contratto di somministrazione è considerato nullo.
Anche la mancanza dell’indicazione delle causali, per un contratto di somministrazione a tempo determinato, sia per l’utilizzo del lavoratore oltre i 12 mesi, sia per un nuovo contratto di somministrazione a tempo determinato successivo anche ad un breve periodo di contratto di lavoro a tempo determinato, determinerà la nullità del nuovo contratto stipulato.
 

Requisiti per le causali

Come per il contratto di lavoro a tempo determinato, anche per il contratto di somministrazione a tempo determinato, è necessario che la causale sia specifica e sufficientemente dettagliata con lo scopo di assicurare trasparenza, veridicità e immodificabilità delle ragioni di apposizione del termine. Ragioni che devono poter essere oggettivamente riscontrabili, in caso di controllo, da altri dati e documenti aziendali. In altri termini, non si può copiare solamente la generica dicitura che la legge riporta nel suo articolato.
Inoltre le stesse ragioni che legittimano il ricorso alla somministrazione a termine, dovranno avere i requisiti di una particolare attinenza ed essere legate alla natura delle mansioni e delle prestazioni richieste al lavoratore.
 

Se il contratto di somministrazione è nullo?

Secondo l’orientamento consolidato della Corte di Cassazione,  la nullità del contratto, determinerà la conseguente considerazione del somministrato quale dipendente, a tutti gli effetti, dell’azienda utilizzatrice.
 


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© Questo articolo, a firma di Nicoletta Michielin, è apparso per la prima volta nella Rubrica IMPRESA E DIPENDENTI.

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